Bonding dentale: cos'è, la procedura e il prezzo

07 marzo · 5 minuti

Il bonding dentale è un trattamento estetico efficace che ha migliorato la vita di molti pazienti che desiderano sfoggiare i propri denti con sicurezza.

In questo articolo scoprirai cos'è il bonding dentale in composito, quando viene utilizzato, come funziona la procedura e come prenderti cura della tua ricostruzione dentale in composito. Vedremo anche i pro e i contro di questo trattamento, il prezzo del bonding dentale, e scoprirai se è ciò che fa per te.

Continua a leggere e scopri in che modo il bonding dentale può trasformare i tuoi denti, la tua salute dentale e la tua sicurezza.

Cos’è il bonding dentale in composito?

Il bonding dentale, noto anche come rimodellamento dei denti, è un trattamento che prevede ricostruzioni estetiche in composito, e può essere utilizzato per migliorare l’aspetto di vari problemi dentali. Durante il trattamento, viene incollata una resina composita sui denti. Il bonding in odontoiatria è un trattamento personalizzato su ogni paziente e la resina composita utilizzata è spesso disponibile in varie tonalità, che consentono al paziente di migliorare la propria dentatura in modo da mantenere un aspetto naturale.

Per cosa viene usato il bonding dentale?

Il bonding dei denti è un trattamento relativamente versatile che può essere adottato in diversi casi per migliorare l'aspetto e la funzione dei denti. Continua a leggere per saperne di più sull'uso del bonding dentale in composito in alcuni casi specifici.

Ortodontisa che mostra a un paziente le varie tonalità di bonding in composito.

Bonding dentale per la riparazione dello smalto dei denti

Quando si inizia a perdere lo smalto, i denti si indeboliscono e sono quindi più soggetti a danni e maggior sensibilità. Con il bonding dentale per la riparazione dello smalto dei denti, si incolla uno strato di resina composita sull'area in cui lo smalto si è indebolito, consentendo una maggiore resistenza e protezione.

Il bonding dentale per denti affollati

In alcuni casi di lieve affollamento dentale, il bonding dentale in composito può essere utilizzato per migliorare la forma di alcuni denti, mascherando alcune irregolarità e affollamenti. Tuttavia, il bonding in composito potrebbe non essere la soluzione migliore per l'affollamento dei denti, in quanto si limita a coprire il problema senza correggerlo. È bene prenotare una visita con un esperto di ortodonzia per scoprire se il bonding dentale sia la soluzione adatta al proprio caso specifico.

Chiusura di diastema con composito

In caso di diastema, noto anche come denti separati, il bonding dentale in composito può essere la soluzione adatta per riempire o ridurre al minimo tali lacune. Molti pazienti optano per il bonding dentale per il diastema, poiché fornisce risultati immediati ed è meno invasivo di altri trattamenti. L’ortodontista sceglierà un colore di resina composita che si avvicini a quello dei denti del paziente, consentendo un aspetto omogeneo, e si assicurerà che le lacune vengano riempite in modo confortevole. Tuttavia, il bonding dentale non è ideale per ogni diastema; va esaminato ogni caso specifico. Prima di procedere con questo trattamento, è necessario consultare un ortodontista per determinare il trattamento più adatto.

Bonding per denti storti

In alcuni casi lievi in cui uno o più denti sono leggermente storti, il bonding dentale in composito potrebbe essere la soluzione efficace per un sorriso più uniforme. Tuttavia, come nel caso dell'affollamento dentale e del diastema, il rimodellamento dei denti storti va affrontato caso per caso. È consigliabile un consulto con un esperto di ortodonzia che possa valutarne la gravità e consigliare la soluzione più efficace per il paziente.

Bonding in composito per la ricostruzione di un dente scheggiato

Nei casi in cui i denti abbiano subito una lieve rottura o si siano scheggiati, il bonding dentale in composito è un trattamento comunemente utilizzato per la riparazione di scheggiature o rotture. In questi casi, l'uso della resina può migliorare sia l'aspetto che la funzionalità dei denti.

È importante effettuare una visita odontoiatrica prima di scegliere il bonding in composito per la ricostruzione di denti scheggiati, diastemi o fratture, in quanto l’odontoiatra dovrà assicurarsi che non vi siano altri danni sottostanti che potrebbero richiedere un trattamento alternativo.

Bonding dentale come soluzione alle gengive che si ritirano

Con gengive ritirate si indica quella condizione in cui le gengive intorno ai denti iniziano a consumarsi o a ritirarsi dai denti. Se ci si accorge di avere le gengive ritirate, è bene fissare un appuntamento con uno specialista per valutare il trattamento. Il bonding dentale per le gengive ritirate è una possibile soluzione, ma generalmente viene adottato solo in casi lievi e per risolvere problemi legati all'aspetto estetico. La recessione gengivale può esporre le radici dei denti, rendendo questi ultimi più suscettibili a danni, carie e sensibilità. Pertanto, il bonding dentale in composito potrebbe essere utilizzato sia per aggiungere un ulteriore strato di protezione all'area, sia per migliorare l'aspetto dei denti.

Cosa fare in caso di denti macchiati o scoloriti

Il bonding in composito può essere utilizzato per coprire le aree superficiali di denti lievemente macchiati o scoloriti. Tuttavia, il bonding dentale dovrebbe essere utilizzato solo quando i trattamenti alternativi non sono in grado di coprire le macchie.

Spazzolini a setole morbide.

Qual è la procedura del bonding dentale in composito?

La procedura del trattamento con bonding dentale prevede in genere le seguenti fasi:

  1. Visita e valutazione iniziale con il proprio professionista di fiducia. Durante la visita per il bonding dentale, l’ortodontista valuterà innanzitutto se questo trattamento è adatto alle proprie esigenze e aspettative. Se il bonding dentale viene ritenuto idoneo, lo specialista sceglierà un colore di resina composita che si adatti perfettamente ai denti del paziente, per ottenere un risultato naturale.
  2. Preparazione dei denti. Affinché il materiale composito possa aderire efficacemente ai denti, questi ultimi devono essere adeguatamente preparati. Il professionista inciderà o irruvidirà leggermente la superficie dentale in modo che la resina composita possa aderirvi alla perfezione.
  3. Applicazione della resina composita. La terza fase della procedura di bonding dentale consiste nell'applicare la resina composita nelle aree in cui è necessaria, e nel modellarla in modo da ottenere il risultato desiderato, che si tratti di riempire spazi vuoti, effettuare la riparazione di denti scheggiati, dello smalto dei denti o coprirne la decolorazione.
  4. Indurimento della resina applicata. La resina va polimerizzata con una luce UV. In questo modo, il materiale in composito si indurirà legandosi efficacemente ai denti.
  5. Lucidatura e modellazione del bonding in composito. Dopo l'indurimento della resina composita, l’ortodontista modellerà i denti nella forma desiderata e la luciderà in modo che si avvicini quanto più possibile allo smalto naturale del dente. L'obiettivo finale della procedura di bonding dentale è quello di ottenere un sorriso dall'aspetto naturale.

Pro e contro del bonding dentale

Per capire se è il trattamento giusto per te, è importante valutare i pro e i contro del bonding dentale. Di seguito abbiamo elencato i vantaggi e gli svantaggi del bonding dentale per permetterti di prendere una decisione consapevole.

Pro del bonding dentale

  1. È poco invasivo. Rispetto a molte altre ricostruzioni estetiche, come gli impianti dentali o le faccette, il bonding dentale in composito è minimamente invasivo, in quanto richiede solo una leggera incisione dei denti.
  2. Il bonding dentale viene solitamente eseguito in soli 1-2 appuntamenti in studio e non richiede tempi di recupero. Pertanto, è una soluzione eccellente per chi cerca un trattamento comodo e con risultati immediati.
  3. È economicamente conveniente. Uno dei vantaggi più importanti del bonding dentale è che può essere relativamente più economico rispetto a molti trattamenti dentali estetici, il che lo rende un'opzione ideale per chi ha un budget limitato.
  4. Può essere utilizzato per vari problemi estetici. Il bonding dentale in composito è una soluzione piuttosto versatile per una serie di problemi legati all'aspetto dei denti, tra cui diastemi, scolorimento e denti scheggiati.
  5. È un trattamento reversibile. Probabilmente ti starai chiedendo se il bonding dentale in composito può essere rimosso. Grazie alla natura minimamente invasiva del trattamento, se in qualsiasi momento si decide di rimuoverlo, è possibile farlo. Tuttavia, occorre tenere presente che tale rimozione può compromettere la struttura del dente naturale, per cui è necessario discutere la procedura e le fasi successive con un esperto in odontoiatria.

Contro del bonding dentale

  1. Possono essere soggetti a macchie. Alcuni cibi e bevande possono macchiare la resina composita utilizzata nel bonding dentale. Pertanto, è richiesta una grande cura e manutenzione.
  2. Non è l'opzione più duratura. Un altro svantaggio del bonding dentale è che potrebbe avere una durata ridotta rispetto alle corone o alle faccette. La resina composita può danneggiarsi o scheggiarsi con il tempo. In tal caso, i bonding dentali possono dover essere riparati o sostituiti.
  3. Il bonding dentale potrebbe non avere una lunga durata. Questo trattamento in composito dura di solito tra i 5 e i 10 anni, quindi può richiedere una manutenzione o una sostituzione più frequente rispetto a opzioni come le faccette.
  4. Il bonding dentale è adatto solo in caso di lievi problemi estetici. Se si hanno problemi un po' più gravi, come grandi diastemi, bisognerà optare per corone o faccette, che possono essere più costose.

Cura dopo il bonding dentale

È importante seguire i corretti consigli per la cura del bonding dentale al fine di mantenere il nuovo aspetto dei denti e garantirne la longevità e la resistenza. Il tuo specialista ti fornirà consigli personalizzati, ma qui troverai alcuni suggerimenti utili per la cura del bonding dentale:

  1. Lavati i denti almeno due volte al giorno con uno spazzolino a setole morbide e un dentifricio al fluoro.
  2. Assicurati di sottoporti a controlli e pulizie dentali regolari, in modo che il tuo ortodontista possa monitorare il tuo bonding e risolvere eventuali problemi, come scheggiature o macchie.
  3. Evita cibi e bevande che possono macchiare il bonding in composito. Il consumo eccessivo di bevande come vino rosso e caffè può macchiare i denti.
  4. Fai attenzione quando si mangiano cibi duri o appiccicosi, poiché possono scheggiare o rompere la resina composita.
  5. Utilizza un paradenti se si praticano sport di contatto o attività in cui si rischia di danneggiare i denti.
Paziente di uno studio dentistico che sorride.

Bonding dentale VS faccette - qual è la scelta migliore?

La scelta di optare per il bonding dentale o le faccette dipende da una serie di fattori, come le proprie esigenze, il proprio budget e le proprie aspettative, oltre che dai consigli dello specialista.

Di seguito faremo alcuni confronti per illustrare le differenze tra il bonding dentale e le faccette in termini di scopo, costo, procedura e materiali.

  • Scopo: Il bonding dentale viene utilizzato per migliorare l'aspetto di alcuni problemi minori, come piccoli diastemi, scheggiature o lievi decolorazioni. Le faccette vengono utilizzate per risolvere problemi estetici più significativi, come grandi diastemi o danni estesi.
  • Materiali: Per il bonding dentale si utilizza una resina composita che viene abbinata al colore dei denti. Le faccette possono essere realizzate in composito o in porcellana. Nel tempo, la resina composita può essere soggetta a macchie. Tuttavia, la porcellana è un materiale più resistente e antimacchia.
  • Procedura: Se cerchi risultati quasi immediati, il bonding dentale può essere eseguito in tempi relativamente brevi e di solito in un solo appuntamento. Il trattamento non è invasivo e richiede solo una leggera levigatura dei denti per prepararli al trattamento in composito. La procedura per le faccette in composito segue di solito un processo simile. Le faccette in porcellana o ceramica richiedono in genere la rimozione di un sottile strato di smalto e un po' di contornatura dei denti. Tuttavia, ciò dipende dalla posizione e dalle dimensioni dei denti, nonché dal tipo di faccetta scelta. Questa opzione richiede di solito almeno due visite odontoiatriche.
  • Durata: Il bonding dentale può durare tra i 5 e i 10 anni, ma può richiedere una manutenzione o una sostituzione prima del termine. Le faccette in composito durano in genere tra i 5 e i 10 anni, mentre le faccette in porcellana tendono ad avere una durata maggiore, tra i 10 e i 15 anni. Tuttavia, in entrambi i casi, la durata dipende dalla cura dei denti.
  • Costo: Il prezzo del bonding dentale rispetto alle faccette è in genere il fattore decisivo per i pazienti quando devono scegliere l'opzione migliore per loro. In media, la ricostruzione in composito ha un prezzo che va tra i 200€ e i 600€ euro per dente, mentre le faccette in porcellana o ceramica costano tra i 600€ e i 1.700€ euro per dente. Tuttavia, le faccette vengono solitamente posizionate in blocchi da 6 o 8, con un costo totale che può oscillare tra i 4.800€ ai 12.000€.

In ogni caso, dovresti rivolgerti a un odontoiatra che possa esaminare il tuo caso specifico e consigliarti le opzioni più adatte a te.

Qual è il prezzo della ricostruzione in composito?

Probabilmente ti starai chiedendo qual è il prezzo del bonding dentale. Il costo medio del bonding dentale in Italia oscilla tra i 200€e i 600€. Tuttavia, il prezzo della ricostruzione in composito può variare a seconda di diversi fattori, come la porzione di dente da coprire o la tecnica utilizzata.

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Domande più frequenti sul bonding dentale in composito

Qual è la durata della ricostruzione in composito di un dente?

Se ti stai chiedendo "qual è la durata del bonding dentale?", sei nel posto giusto. In media, il composito è un materiale che dura dai 5 ai 7 anni. Tuttavia, la sua durata effettiva dipende dalla cura dei denti dopo il trattamento.

Il bonding dentale è doloroso?

Il bonding dentale è un trattamento minimamente invasivo e non doloroso. Prevede un intervento sulla superficie del dente e non richiede alcun lavoro vicino alla radice, il che significa che non è necessaria l'anestesia locale.

Si può sbiancare il bonding dentale?

La resina composita utilizzata nel bonding dentale in composito non risponde ai trattamenti di sbiancamento dei denti. Se si desidera ottenere un sorriso più bianco, si consiglia di sbiancare i denti almeno 2 settimane prima del trattamento con bonding in composito, in quanto la resina utilizzata nel trattamento di bonding dentale si abbina al colore dei denti.

È possibile sottoporsi a un trattamento di bonding dentale se si soffre di bruxismo?

Anche chi soffre di bruxismo può sottoporsi al bonding dentale. Tuttavia, si raccomanda di trattare il bruxismo prima di sottoporsi al bonding dentale in composito, poiché digrignare e stringere i denti può compromettere la longevità della resina composita. Nei casi di bruxismo grave, l’ortodontista può consigliare faccette o corone in porcellana al posto del bonding dentale, poiché il materiale utilizzato è più durevole.

Si può rimuovere il bonding dentale?

Sì, il bonding dentale può essere rimosso se necessario o se il paziente lo desidera. Tuttavia, va sottolineato che, sebbene lo specialista presti molta attenzione al processo di rimozione del bonding dentale, la struttura del dente naturale potrebbe essere compromessa. Pertanto, è necessario discuterne attentamente per capire le implicazioni e le opzioni a disposizione.

Ci si può sottoporre al bonding dentale in caso di problemi gengivali?

Se si soffre di disturbi gengivali, bisognerà consultare il proprio ortodontista per esaminare i denti e le gengive e capire quindi se il bonding in composito può essere una soluzione adatta al paziente. Nei casi di gengivite più gravi, si raccomanda di trattare e tenere sotto controllo il disturbo gengivale prima di effettuare il bonding in composito.

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