Intarsio dentale: cos’è e quando sceglierlo

12 maggio · 3 minuti

Quando un dente è danneggiato da carie o traumi ma non abbastanza da richiedere una corona, l’intarsio rappresenta una soluzione intermedia efficace e duratura. In questo articolo esploreremo tutto ciò che c’è da sapere su questa tecnica, rispondendo alle domande più comuni e analizzandone vantaggi, svantaggi e costi.

Intarsio dentale: cos'è?

L’intarsio è una ricostruzione parziale del dente, realizzata in laboratorio, che viene poi cementata nella cavità preparata dal dentista. Si tratta di una tecnica conservativa che preserva la maggior parte del dente naturale, offrendo al tempo stesso una maggiore resistenza rispetto a una semplice otturazione.

Viene utilizzato quando il danno è troppo esteso per essere trattato con una semplice otturazione, ma non tale da richiedere una corona completa.

Intarsio dentale in ceramica

L’intarsio in ceramica è una delle soluzioni più estetiche e resistenti. La ceramica, infatti, riproduce fedelmente il colore e la traslucenza dello smalto naturale, risultando quasi invisibile. Inoltre, ha una buona resistenza all'usura e non si macchia facilmente.

È la scelta ideale per i denti visibili, come quelli anteriori o i premolari.

Intarsio dentale in composito

L’intarsio dentale in composito è un’alternativa più economica e veloce da realizzare rispetto alla ceramica. Il materiale composito è simile a quello utilizzato per le otturazioni estetiche, ma sagomato in laboratorio per garantire una migliore precisione e adattamento.

Tuttavia, rispetto alla ceramica, il composito tende a usurarsi più velocemente e può macchiarsi col tempo.

Intarsio dentale: pro e contro

Pro:

  • Conserva più tessuto dentale rispetto alle corone dentali.
  • Estetica eccellente, specialmente con la ceramica.
  • Resistenza superiore rispetto alle otturazioni tradizionali.
  • Migliore adattamento e contatto con i denti vicini.

Contro:

  • Costo più elevato rispetto a una semplice otturazione.
  • Richiede due sedute (una per la preparazione, una per la cementazione).
  • Può rompersi in caso di forti sollecitazioni.
Intarsio dentale pro e contro

Intarsio dentale: svantaggi

Tra gli svantaggi dell’intarsio dentale si annoverano principalmente:

  • Fragilità relativa: sebbene resistenti, gli intarsi possono rompersi se sottoposti a eccessiva forza.
  • Necessità di impronte o scansioni digitali: per una precisione perfetta, il processo può essere più lungo.
  • Costi maggiori rispetto a otturazioni convenzionali.

Intarsio dentale: quanto dura?

Un intarsio dentale ben realizzato può durare da 10 a 20 anni, a seconda del materiale scelto, dell'igiene orale del paziente e dell’eventuale presenza di abitudini viziate come il bruxismo (digrignamento dei denti).

La ceramica, in particolare, offre una durata superiore rispetto al composito.

Intarsio dentale o corona: quale scegliere?

La decisione tra un intarsio dentale e una corona dentale dipende da diversi fattori clinici, tra cui l’estensione del danno al dente, la posizione del dente stesso nella bocca e le esigenze funzionali ed estetiche del paziente.

Un intarsio dentale è indicato quando il danno è moderato: ad esempio, in presenza di carie estese o vecchie otturazioni compromesse, ma con una buona quantità di tessuto dentale residuo sano. In questi casi, l’intarsio permette di ripristinare la forma, la funzione e l’estetica del dente con un approccio più conservativo, ovvero preservando quanto più possibile la struttura originale del dente.

Al contrario, una corona dentale è la scelta più appropriata quando il dente ha subito una perdita strutturale importante, come nel caso di fratture profonde, carie molto estese o trattamenti canalari (devitalizzazioni), che lasciano il dente più fragile. In questi casi, la corona avvolge completamente il dente, fornendo una protezione meccanica superiore e maggiore resistenza a lungo termine.

Intarsio dentale fa male?

In generale, l’intarsio dentale non fa male. Durante la procedura si utilizza l’anestesia locale per evitare qualsiasi dolore. Dopo l’intervento, è possibile avvertire una lieve sensibilità temporanea, che scompare nel giro di pochi giorni.

Intarsio dentale rotto: cosa fare?

Un intarsio dentale rotto può essere causato da un trauma, masticazione di cibi duri o bruxismo. In tal caso, è importante rivolgersi subito al dentista. Se possibile, l’intarsio può essere riparato o sostituito con uno nuovo.

Nel frattempo, evitare di masticare su quel lato della bocca per non danneggiare ulteriormente il dente.

Intarsio dentale: prezzo e costi

Per un intarsio dentale il costo varia in base al materiale utilizzato e alla complessità del caso clinico:

  • Intarsio in composito: dai 250 ai 400 euro
  • Intarsio in ceramica: dai 450 ai 700 euro

È importante considerare che, pur avendo un prezzo più alto rispetto a un’otturazione, un intarsio offre maggiore durata, estetica e stabilità.

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